Sermoneta Hotel - Guida Turistica

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.: DA VEDERE
Il Castello Caetani
  Verso la metà del secolo XIII gli Annibaldi costruirono una Rocca veramente possente, anche se inferiore a quella attuale, ma di importanza strategica per la vicinanza con la Via Appia ed il Mar Tirreno. La corte della Rocca era l'attuale Piazza d'Armi, nel cui centro era stata scavata la cistema, dove l'acqua piovana confluiva dai tetti e dalle terrazze degli edifici. Eleganti bifore omate di colonnine marmoree davano luce ad ambienti affrescati delicatamente con pitture in gotico, alcune delle quali (restaurate di recente) si possono ancora ammirare. L'imponente maschio, alto 42 metri ed il maschietto o controtorre, sono unici resti ben conservati della primitiva Rocca degli Annibaldi, alla quale risalgono anche le fondamenta della grande Sala dei Baroni. Nella Corte sorse una chiesa , che fu denominata di San Pietro in Corte e che fu rasa al suolo al tempo della signoria dei Borgia nel 1500, senza alcun rispetto per le spoglie funebri dei Caetani che vi erano state tumulate.
La Cattedrale di S.Maria
  Costruita sulle rovine di un tempio pagano prima, di una chiesa romanica poi, è dedicata a Maria Vergine Assunta in Cielo. E' nata sicuramente durante il massimo sviluppo della scuola architettonica cistercense di Fossanova. All'interno della Cattedrale c'è da ammirare una notevole quantità di cose preziose. Prima fra tutte la meravigliosa tavola dipinta dal Benozzo Gozzoli con la Madonna che regge in grembo la città di Sermoneta. Alla base di due acquasantiere due leoni stilofori accovacciati, residui del tempio pagano. Della stessa epoca c'è anche un seggio in pietra tutto lavorato, probabilmente trasformato da un'ara dedicata alla dea Cibele in seggio vescovile. Al centro della navata davanti al coro lígneo, sopra un bellissimo altare del 1200, troneggia un baldacchino di tipo beminiano, sotto il quale è un crocifisso, notevole opera di un valente artista sermonetano, Giuseppe Beccari, vissuto nel diciottesimo secolo. Varie pietre tombali attestano visite di pontefici e seppellimenti di uomini illustri. All'estemo il bellissimo campanile romanico che, con il suoi cinque ordini di bífore, domina sulle case calcaree di Sermoneta.
Chiesa di San Giuseppe
  Posta all'inizio del paese, vi si accede tramite una bella scalinata in pietra. Per la sua costruzione, iniziata intorno al 1500, ci vollero circa duecento anni perché fosse completata con il contributo della popolazione. Di piccole proporzioni ospita la statua di S.Giuseppe Protettore: opera lignea ricoperta in oro zecchino in grandezza normale, in cui S. Giuseppe conduce per mano Gesú Bambino. Nel 1733 con l'elemosina dei cittadini, la facciata venne ricostruita con stucchi su base di pietra. L'interno è a volta a crociera. Intorno all'altare maggiore si trova la statua del Santo con Gesú Bambino in legno dorato, opere del sermonetano Giuseppe Beccari. La chiesa ha sei cappellette a forma di antiche tribune.
Chiesa di S.Angelo
  Consacrata nel 1120 dal vescovo Gregorio, sorge su di un antichissimo tempio dedicato alla dea Maia, di cui sono visibili alcuni resti. Le strutture di questa chiesa presentano in alcuni particolari analogie con quelli della chiesa di S. Maria di Sermoneta soprattutto dove c'è un'impronta cistercense. La pianta è molto particolare e presenta evidenti irregolarità. E' divisa in tre navate di tre campate ciascuna, la navata laterale, volta a nord, è quasi triangolare. Alla navata centrale si aggiunge il portico a due arcate che deriva chiaramente da quello di S.Maria di Sermoneta. Questa analogia si riscontra nella prima campata di ogni navata che è piú stretta delle altre. La copertura è a volta, piú alta quella della navata centrale e piú bassa nelle laterali. Molto interessante è la piccola aula sottostante cui si accede da una ventina di gradini dal fondo della navata laterale sinistra, che termina appunto con un'ampia porta. Avanzando in un piccolo atrio, che precede l'aula stessa, sulla volta vi sono resti di affreschi tra cui un Cristo in mandorla e due angeli del XI secolo di carattere bizantino. L'aula è piccola e si trova sotto l'antistante atrio. -La funzione di tale luogo in epoca cristiana è sconosciuta, né ci può aiutare il fatto che accanto vi sono resti di un "coemeterium " esteso fino al campanile.
Convento di S.Francesco
  Uscendo dall'abitato e salendo tra verdi uliveti si incontrano le cappelle della Via Crucis che ci portano fino al Convento di San Francesco. Questi si apre su di un grande piazzale che è anche ingresso del cimitero retrostante la grande construzione. Nel convento si apre un antico chiostro con pozzo centrale. Intorno a tutto il chiostro sono dipinti episodi della vita di San Francesco, opera del seicento di Angelo Guerra da Anagni. La chiesa di San Francesco offre alla vista dei visitatori, oltre ad un bell'altare ed un coro in legno, un Crocifisso mirabilmente scolpito in legno, opera di un frate dei Minori. Nella cappella laterale è stato eretto il Tempio votivo dei Caduti nel Peloponneso, ove si venera l'immagine della Madonna del Fileremo di Rodi.